E’ un onore per librisottosopra.com partecipare alla bella iniziativa del “Dantedì”, la Giornata Nazionale dedicata a Dante Alighieri, Il Sommo Poeta. La giornata fu approvata dal governo nel 2020, in vista delle celebrazioni per il settecentesimo anniversario della morte, avvenuta il 14 settembre 1321, cioè quest’anno. E quindi si alterneranno su tutti i media tantissime iniziative in questa settimana, che si rincorreranno anche online.
Noi ricordiamo qui sul blog il padre della lingua italiana, che Papa Francesco ha definito "il poeta della misericordia di Dio e della libertà dell'uomo", segnalando una serie di opere a lui dedicate, che possono essere di grande interesse.
-Alessandro Barbero, “Dante”, Laterza, 2020
Un saggio recentissimo, scritto con la grande capacità di Barbero di arrivare ai suoi lettori con immediatezza, sulla vita di Dante, nello sfondo del Medio Evo. Emerge l’uomo, con le sue debolezze, ma con quel grande potere creativo che lo portò all’opera fondamentale per lo sviluppo della nostra lingua e della nostra stessa identità.
-Aldo Cazzullo, “A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l’Italia”, Mondadori, 2020.
Aldo Cazzullo ci racconta il viaggio di dante, non solo tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, ma anche tra i meravigliosi luoghi del Bel Paese, dal lago di Garda, a Scilla e Cariddi, tra Calabria e Sicilia. Un viaggio nella bellezza della poesia e della libertà, che il Sommo Poeta amava più della vita.
-Vittorio Sermonti, “L’Inferno di Dante”, “Il Purgatorio di Dante”, “Il Paradiso di Dante, edizione Garzanti, con la supervisione di Gianfranco Contini e la revisione di Cesare Segre.
Sermonti è l’uomo che ha creato la divulgazione anche per radio delle grandi opere e con questo trittico riesce a portare i lettori al fondo dell’opera dantesca, aprendo i contenuti a tutti.
-Erich Auerbach, “Studi su Dante”, Feltrinelli, 2017.
Lo studioso scrisse i suoi saggi su Dante dal 1929 fino alla sua morte. Questo libro li contiene tutti ed è una preziosa raccolta per il vero approfondimento sull’opera dantesca. In modo particolare viene descritto il concetto di “figura” e il grande ambito culturale in cui si inquadra il capolavoro dantesco.
-Paola Manni, “La lingua di Dante”, Il Mulino, 2013.
Dante è anche considerato a buon diritto il padre della lingua italiana: è con lui che si realizza la vittoria del volgare toscano e, insieme, il declassamento a dialetto di ogni altra parlata italiana. Nato e formatosi nella Firenze della seconda metà del Duecento, Dante fu testimone diretto dell'ascesa dell'idioma volgare, che andò via via imponendosi a tutti i livelli, sia negli usi pratici che in quelli letterari. E fu appunto il volgare che egli scelse, legittimò e raffinò come strumento espressivo nelle sue opere, dalla "Vita nuova" al "Convivio", alle liriche e alla definitiva consacrazione della "Commedia". ln questo libro l'autrice traccia un profilo della lingua dantesca, di cui vengono illustrate le caratteristiche morfologiche, lessicali, sintattiche e stilistiche.
-Giulio Ferroni, “L’Italia di Dante. Viaggio nel paese della Commedia”, La Nave di Teseo + editore, 2020.
L’autore ci accompagna in un viaggio attraverso i luoghi più belli della penisola che sono citati da Dante o rientrano nel racconto della Divina Commedia. Un’opera nuova, fresca, che pone il territorio della penisola in relazione profonda con i contenti danteschi, alla ricerca dei significati più nascosti.
-Alberto Casadei, “Dante. Storia avventurosa della Divina Commedia dalla selva oscura alla realtà aumentata”, Il Saggiatore, 2020.
In un’analisi moderna e con dati alla mano Casadei cerca di chiarire come riesca la Commedia di Dante a dialogare ancora in modo così intenso con il presente e mantenga intatta la sua potenza, capace di rivolgersi anche al futuro.
ความคิดเห็น