Ecco un libro che va letto e che non dimentichi più. Come ogni ragazza o ragazzo, anch'io l'ho letto alle scuole medie e non l'ho più dimenticato.
Karl Bruckner scrisse questo romanzo nel 1961 e forse non pensava che generazioni di giovani lettori si sarebbero formati riguardo alla tragedia del nucleare proprio grazie alle sue pagine.
Il libro fu apprezzato molto sin dalla sua prima uscita e fu tradotto in più di trenta lingue. Uscì in Italia nel 1964 e fu parecchio premiato: Premio dello Stato Austriaco, Premio Letterario della città di Vienna, Lista d'onore Andersen.
La trama è molto bella, come ho detto: si tratta di una storia indimenticabile che, pur affrontando una tematica di estrema serietà, si presta ad una lettura comunque scorrevole ed attraente, che è piaciuta tantissimo attraverso gli anni.
Scigheo e Sadako sono fratello e sorella e vivono a Hiroshima. Lei è piccolina, ha sempre fame, e tocca al suo sempre più spazientito fratello maggiore inventare nuovi modi per distrarla. La mamma lavora in una fabbrica di munizioni, il padre è soldato, nessun adulto si occupa di loro e le scuole, con la guerra, sono state chiuse. Così il tempo passa, tra una gita proibita nella parte più devastata della città e le chiacchiere con l'anziano vicino. Siamo nell'estate del 1945, quella della bomba atomica. Che, infatti, scoppia. È il sei agosto, e niente sarà più come prima...
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