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PER SCONFIGGERE LA GUERRA CON L'ESEMPIO VERO DI GINO STRADA

Aggiornamento: 30 nov 2022


Sta iniziando il nuovo anno scolastico e la mia attenzione si concentra sui giovani, cui dedico questo post, scritto per onorare il ricordo di una persona meravigliosa recentemente scomparsa, Gino Strada.

Il fondatore di Emergency aveva pubblicato nel 1999 un libro ancora bellissimo da leggere , "Pappagalli verdi: cronache di un chirurgo di guerra", edito da Feltrinelli nel 2013.

Gino Strada ripercorre in esso le sue memorie e così il libro diventa un racconto autobiografico, che non segue un ordine cronologico, ma i territori dove l'autore ha lavorato.

Libro notissimo a chi è adulto, ma forse tutto da scoprire per chi è giovane.

Così come il suo autore.

Gino Strada infatti per molti ventenni è un personaggio ancora da scoprire, non solo per la splendida idea di portare la medicina sui fronti di guerra, non solo per la creazione degli ospedali che Emergency fa funzionare tuttora in zone difficilissime, non solo per la sua indubbia caratura umana, ma anche per la limpida visione della storia contemporanea.

Uno spessore umano celebrato nei giorni successivi alla sua morte, avvenuta all'improvviso, come tutti sanno, il 13 agosto a Rouen in Francia, una dote unica nel saper coniugare la visione di un mondo senza guerra con l'azione concreta di guarire i danni da lei prodotti.

Celebrato, apprezzato, ma anche scomodo, non sempre così ben visto da una politica compiacente e prona, Gino Strada era un medico specializzato in chirurgia d'urgenza che decise di portare nelle aree dove le guerre erano più accese il proprio contributo.

Dopo essersi specializzato in chirurgia cardiopolmonare lavorò negli Stati Uniti, Nel Regno Unito e in Sudafrica.

Da qui però la svolta e la volontà di agire nelle zone di conflitto acceso, Pakistan, Etiopia, Afghanistan, Somalia, Bosnia, Erzegovina, dal 1989 al 1994.

Resosi conto della necessità di fare di più e dell'indispensabile supporto economico, insieme alla moglie Teresa Sarti e ad amici fondò proprio nel '94 Emergency ( Life Support for Civilian War Victims).

Dalla sua nascita in poi Emergency realizza interventi medici continui, nel rispetto delle sue finalità, cioè quelle di offrire cure mediche gratuite e di alta qualità alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà.

Grazie all'impegno continuo di Gino Strada e dei suoi collaboratori e dei volontari, questa meravigliosa azione di aiuto è cresciuta nel tempo ed ha costituito una rete di supporto che agisce in tante parti del mondo, Iraq, Uganda, Sierra Leone, Angola, Algeria, Eritrea, Cambogia, per citarne solo alcuni: si pensi che anche in Italia Emergency gestisce diversi interventi di assistenza sociosanitaria, a Palermo e in alcuni centri di accoglienza in Sicilia, , Bologna, Sassari, Brescia.

E per conoscere dal vivo cosa è stata la sua azione sui fronti di guerra niente di meglio che la lettura del libro "Pappagalli verdi".

Il titolo trae origine dal soprannome delle mine antiuomo sovietiche ( le terribili PFM-1) che hanno un pò la forma di pappagallini.

In questo testo Gino Strada racconta le sue esperienze nelle situazione di conflitto dei paesi che abbiamo citato, la creazione degli ospedali da campo, la sua volontà di portare in quelle aree martoriate e a quelle vittime innocenti, soprattutto i civili, una medicina di qualità alta, nel rispetto dell'alto valore della vita stessa, così ridotto e sconvolto dalla guerra.

Le stupide guerre create da "quest'idea imbecille di una società violenta e rancorosa", come diceva lui.

"Pappagalli verdi" è quindi per il giovane lettore un viaggio importante dentro le contraddizioni del nostro secolo, così evoluto ma così stupidamente schiavo della sua stessa aggressività, ancora legato al conflitto armato a doppia mandata, nonostante infiniti esempi mostrino la via per nuove soluzioni dei contrasti.

E uomini come Gino Strada ci fanno conoscere meglio tale percorso, risanando la mente da questa schiavitù stolta e ancora pericolosa, che trascina con sè milioni di vittime innocenti non solo tra i soldati , ma anche tra i civili.

Si pensi ai numeri: Emergency ha fornito assistenza a oltre otto milioni di persone in sedici paesi del mondo, e questi dati sono ancora da aggiornare.

Anche l'attuale e gravissima situazione in Afghanistan vede Emergency in prima linea. Il centro chirurgico per le vittime di guerra di Kabul ha lavorato intensamente in agosto, dopo il ritiro degli Stati Uniti e la presa di potere dei Talebani, con le tre sale operatorie dell'ospedale sempre attive ed operative. Si veda per quanto riguarda la lucidità di Strada riguardo l' Afghanistan la sua ultima intervista con il giornalista Riccardo Iacona andata in onda su Rai Tre il 30 agosto di quest'anno durante Presadiretta. Assolutamente da vedere.

Si dice che ogni venti minuti nel mondo esploda una mina antiuomo: leggere questo libro significa diventare persone che non accetteranno questo e si attiveranno, ciascuno nel proprio raggio d'azione, per cambiare ciò che possiamo cambiare.

Ricordiamo che Gino Strada nel 2015 ha ricevuto, oltre ad altri riconoscimenti, il Premio Nobel Alternativo, Premio Right Livelihood, creato per "onorare e sostenere coloro che offrono risposte pratiche ed esemplari alle maggiori sfide del nostro tempo".

Nel discorso presentato a Stoccolma in questa occasione, ha dichiarato: "Dobbiamo convincere milioni di persone del fatto che abolire la guerra è una necessità urgente e un obiettivo realizzabile. Questo concetto deve penetrare in profondità nelle nostre coscienze, fino a che l'idea della guerra divenga un tabù e sia eliminata dalla storia dell'umanità".






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